Buddismo in Nepal

Ruota del Dharma.
Preghiera davanti ad uno dei pilastri di Ashoka posti nel luogo di nascita di Buddha.

Il buddismo in Nepal ha una rilevante importanza storica, in quanto proprio nell'odierna zona di Lumbini[1][2] nacque Siddharta Gautama, il futuro Buddha della stirpe dei Shakya ed appartenenti al regno di Kapilbastu; anche se non è possibile assegnare con certezza l'anno in cui il principe nacque, solitamente la data viene collocata a circa il 623 a.C[3].

Attualmente il 10,74% dei nepalesi professa la fede buddhista, consistente principalmente nella pratica delle etnie che parlano le lingue tibeto-birmane[4]. Nelle regioni maggiormente collinari e montane del paese l'induismo ha assorbito i principi buddhisti a tal punto che in molti casi ne vengono condivise le divinità e finanche i templi; ad esempio il tempio di Muktinath è un luogo sacro e casa comune di culto sia per gli indù che per i seguaci del Buddha[5].

  1. ^ Vincent A. Smith, The Early History of India from 600 B.C. to the Muhammadan Conquest Including the Invasion of Alexander the Great, 3rd, London, Oxford University Press, 1914, pp. 168–169.
  2. ^ UNESCO, Lumbini, the Birthplace of the Lord Buddha, su whc.unesco.org, UNESCO: World Heritage Centre, 2012.
  3. ^ Edward Joseph Thomas, The Birth of Buddha, in The Life of Buddha as Legend and History, New Delhi, Asian Educational Services (AES), 1927 (AES Reprint: 2000), pp. 27–37, ISBN 81-206-0979-4.
  4. ^ Dilli Ram Dahal, Social Composition of the Population: Caste/Ethnicity and Religion in Nepal (PDF), in Population Monograph of Nepal 2003, vol. 1, Central Bureau of Statistics (CBS), Government of Nepal, 2003, pp. 104–106 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2014).
  5. ^ G. C Shastri, Hinduism and Buddhism in Nepal (PDF), in Ancient Nepal: Journal of the Department of Archaeology, vol. 4, luglio 1968, pp. 48–51 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2012).

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